Episodio 19 - TIA, mimic and chamaleon

NEUROPOD - A podcast by SOCIETA' ITALIANA DI NEUROLOGIA - Thursdays

Podcaster senior: Dott.ssa Maria SessaASST Papa Giovanni XXIII di BergamoPodcaster junior :Dott. ssa Benedetta StortiDepartment of Neurology, University Milano-BicoccaPresentazione podcast:Parliamo oggi di una condizione che riserva spesso delle difficoltà diagnostiche non solo in pronto soccorso, ma anche in ambulatorio, quando invariabilmente, almeno una volta al giorno, giunge un paziente che lamenta una manifestazione probabilmente neurologica (qui sarebbe necessario un elenco infinito di sintomi estremamente vari) che si è prodotta con transitorietà, ma che ora è totalmente, e spontaneamente, regredita. Un po’ come quando d’un tratto si blocca il computer, chiamiamo il servizio tecnico, e quando l’operatore sopraggiunge nello studio, il problema si è, miracolosamente, risolto da solo. Di fronte ad un attacco ischemico transitorio la diagnosi differenziale è, appunto per la sua precipua caratteristica di temporaneità, ancor più ampia di quanto si osservi nell’ictus, ove invece concretezza e permanenza del danno risolvono, spesso, ogni dubbio diagnostico. Riconoscere tempestivamente un TIA al suo manifestarsi è fondamentale: è infatti un dato noto che il rischio di ictus ischemico nei giorni immediatamente successivi ad un evento transitorio è incrementato. La letteratura in merito è piuttosto vasta e non esiste un accordo univoco in merito all’early risk di ictus post TIA (1); nonostante ciò, sappiamo che circa un ictus su quattro è stato preceduto da una sintomatologia imputabile ad un evento ischemico transitorio (2). Un altro obiettivo importante nel percorso diagnostico è quello di riuscire distinguere condizioni neurologiche (e non) che mimino un TIA. Riconoscerle risparmierà al paziente accertamenti inutili e l'avvio di una immeritata profilassi antiaggregante. Vi sono poi situazioni del tutto peculiari, e fortunatamente meno frequenti, in cui un TIA si traveste da qualcos’altro, ingannando, come un camaleonte, il clinico che lo osserva. Sono i cosiddetti TIA chameleons, oggi parleremo anche di questi.

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